sábado, 13 de abril de 2019

El final de 'El Péndulo de Foucault'

Está escrito en tinta invisible, por lo que quizá a alguno le haya pasado desapercibido. Reza así:

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e rimirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.




A mí también me trae cosas a la mente.

—oOo—

No hay comentarios:

Publicar un comentario

Se aceptan opiniones alternativas, e incluso coincidentes:

Mi fotoblog

Mi fotoblog
se puede ver haciendo clic en la foto ésta de Termineitor. Y hay más enlaces a cosas mías al pie de esta página.